Blending themes of pop culture with techniques reminiscent of the old masters, Mark Ryden has created a singular style that blurs the traditional boundaries between high and low art. His work first garnered attention in the 1990s when he ushered in a new genre of painting, "Pop Surrealism", dragging a host of followers in his wake. Ryden has trumped the initial surrealist strategies by choosing subject matter loaded with cultural connotation.
Californian painter Mark Ryden creates fantastic storybook artworks which are technically brilliant and disturbingly – yet beautifully – surrealistic. ‘I often find archetypes in old children’s books and toys, so these things make up a large part of my collection. I am attracted to things that evoke memories from childhood’.
Mark Ryden, nato in Oregon nel 1963, è un pittore statunitense di immagini fantastiche e criptiche.
Ha vissuto la maggior parte della sua vita in California, a Escondido, Los Angeles.
Attualmente crea e dipinge nel Castle Green Hotel a Pasadena, Los Angeles, nel suo studio privato che divide con la partner Marion Peck con la quale ha realizzato un cortometraggio intitolato Sweet Wishes.
Risiede con i suoi due figli Rosie e Jasper Ryden a Eagle Rock, Los Angeles.
La sua abitazione è sommersa da una collezione di gingilli, ciondoli, scheletri, statue, libri, quadri e giocattoli antichi. Proprio ispirandosi ad essi ha realizzato i suoi quadri più famosi, come egli stesso ha più volte affermato.
Dissacratorio, i soggetti delle sue opere sono spesso caratterizzati dalla presenza di simboli culturali e religiosi dell'occidente. Prendendo spunto dall'immaginario iconografico delle fiabe, ne ha di fatto stravolto il significato iniziale creando un stile visivo coerente in cui promiscuità, ambiguità e senso del macabro si fondono.
Influenzato da Dalì, Borsch, Magritte, dagli artisti Pop e dalla sua preziosissima Magic Monkey (che custodisce gelosamente nel suo studio), agli inizi degli anni novanta diviene uno dei massimi esponenti del pop surrealismo, movimento che si è diffuso con la fondazione della rivista Juxtapoz, fondata da Robert Williams negli anni '90.
I suoi soggetti preferiti sono l'ex presidente Abraham Lincoln, l'attrice Cristina Ricci (ma ha ritratto personaggi del mondo Hollywoodiano come Leonardo DiCaprio, suo grande fan).
Il soggetto più bizzarro che Mark Ryden abbia è ritratto sicuramente Bubbles, lo scimpanzé di Michael Jackson, che gli è stato consegnato nel suo studio direttamente in limousine.
Si è guadagnato fama nel 1991 eseguendo la copertina dell'album di Michael Jackson Dangerous.
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