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Sunday, June 26, 2011

Mel Ramos


 

 
     
Mel Ramos was born in 1935 in Sacramento, California.
Mel Ramos, painter of nudes and Pop rebel from the start, is one of the most important representatives of the California school of this style. His work is still provocative today, as was shown by an exhibition in Hamburg in 1997 with pictures reminiscent of Claudia Schiffer.























Starting in 1963, he developed a predisposition for the common erotic fantasies about women, beginning from female cartoon super-heroes, to dominatrixes and pin-up girls.


With “The Unfinished Paintings” Ramos focused back on the nude in art history, paraphrasing classic masterpieces by Velazquez, Ingres, Modigliani, Manet, and de Kooning’s “Woman” series from the fifties (“I still get a thrill, when I see bill”). In this work the model, looking suggestively out at the audience, is clearly a knowing, complicit sex symbol. Though Ramos is ostensibly commenting on this practice, he is ironically vulnerable to accusations of sexual exploitation. These nudes mimic the suggestive poses and attitudes found in girlie magazines so well as to evoke the same response from an unknowing viewer.







Mel Ramos lives and works in Oakland, California and in Horta de San Juan, Spain. His paintings hang in many important public collections and museums (including the Guggenheim Museum und MOMA in New York, the Museum für moderne Kunst in Vienna, Museum Ludwig in Aachen, and Galerie der Gegenwart in Hamburg).


Mel Ramos (Sacramento, 24 luglio 1935) è un pittore statunitense. Può essere considerato uno degli ultimi esponenti della Pop Art, anche se l’ironia delle sue opere, per alcuni critici, lo pone al di fuori della categoria artistica. A
Egli viene acclamato dalla critica come uno sperimentatore ironico e dissacrante. Il suo tema principale, peraltro comune ad altri esponenti del movimento pop, è la critica al consumismo, utilizzando ed esasperando il linguaggio e la tecnica dei fumetti. Mel Ramos ha ricevuto il suo primo importante riconoscimento nei primi anni ‘60; dal 1959 egli ha partecipato in più di 120 mostre collettive. Insieme ad altri artisti come ad esempio Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg e James Rosenquist, Ramos ha prodotto opere d’arte che celebrano gli aspetti della cultura popolare, come rappresentata dai mass media. Ha partecipato alle principali mostre di Pop Art, sia in Nord America che in Europa e le sue opere sono state riprodotte, spesso spesso per la loro ironia, in libri, cataloghi, periodici.




Mel Ramos è stato criticato molto dalle femministe negli anni ’70 per le sue donnine. Donnine burrose, abbronzate, bionde o brune, sempre nude, abbracciate a pacchetti di sigarette, morbidamente sdraiate, alla mercè degli sguardi, sempre sorridenti. L’aria di queste donnine è salutare, esuberante, ma mai veramente volgare. Sono ovunque, non solo sulle sigarette: bottiglie di Coca, pacchetti di formaggio, come fossero anche loro parte del prodotto. Ma sono belle, fumettistiche, molto Pop. Delle icone. Sono proprio loro a dominare la scena, non più il prodotto. Così è per i super eroi, topics irrinunciabile per ogni maestro della Pop Art. Su tutti, lei, la superdotata Wonder Woman, sogno di generazioni di uomini “comics addicted”. Ma Mel Ramos è anche arte astratta, ad un certo punto comincia a dipingere il paesaggio californiano, la gente. Il Pop si diluisce, ma resta comunque. Anche se non è più quello concentrato, saturo e scoppiettante, così americano, californiano, dei tardi anni ’60 e delle sue Pin-ups.

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